Il (purtroppo) Sen. Divina con il suo ecumenico camper. |
"Ho due figli, un maschio e una femmina [...] Se fossero gay mi dispiacerebbe molto [...] Un figlio te lo tieni in quel modo, anche se fosse un delinquente [...] Ogni famiglia ha le sue disgrazie".
Queste parole sono dell'immeritatamente Senatore Sergio Divina della Lega Nord, i cui esponenti ci hanno ultimamente abituato ad affermazioni dallo stile impeccabile, Calderoli in primis. Questo messaggio d'amore cristiano in cui si mette sullo stesso piano un omosessuale con degli assassini non ha bisogno di tanti commenti: la sua mancanza di logica e senso è palese.
Non contento, poi il Divina ha anche aggiunto la frase "L'omosessualità è una devianza". Ora, oltre che alla manifesta mancanza d'intelligenza già mostrata in precedenza, questa frase certifica l'ignoranza del senatore in questione: l'omosessualità è stata rimossa dal DSM, il manuale dell'Associazione Psichiatrica Americana sulle malattie mentali, nel 1974, nella settima ristampa della sua seconda edizione. Insomma, tali posizioni sono non più accettabili da quarant'anni, forse qualcuno al senatore dovrebbe dirlo.
La cosa triste è che la parola senatore viene dal latino senex, is, che significa "anziano". Il Senato nell'antica Roma era infatti originariamente composto dai membri più anziani della società, e anche quello italiano moderno è riservato solo a chi ha superato i quarant'anni d'età, perché si presuppone che il passare degli anni porti saggezza e buon senso (mio zio dice "Tengo i capelli bianchi", a significare la sua conoscenza del mondo maggiore della mia).
Il Sen. Divina invece conferma che purtroppo il tempo non porta sempre consiglio: il vino cattivo, invecchiando, può diventare solo aceto.
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