Generalmente il sottoscritto scrive su politica o massimi sistemi (vedere il mio post sull'entropia), ma oggi, dopo un mio commento su Facebook che ha suscitato un vivo dibattito, ho deciso di dire la mia su un argomento: la mania di indossare le Birkenstock in posti inopportuni.
Chiarisco subito un paio di cose. Questa mia avversione vale in generale per tutte le scarpe aperte, quindi anche per le infradito e ogni sandalo in generale. Però il mio ribrezzo non è assoluto: io posso capire che uno le indossi in casa, al mare in spiaggia o durante un pic-nic, posti dove le ciabatte (e non venitemi a dire che le Birkenstock sono scarpe, tecnicamente sono ciabatte) non stonano. Posso inoltre capire le infermiere che le indossano: devono stare tanto in piedi e camminare molto, e quindi capisco che non sempre l'estetica sia la priorità.
Sono assolutamente contrario però al loro utilizzo in tutti gli altri contesti: siano essi il lavoro (con le dovute eccezioni di cui sopra), un giro in centro o un ristorante, la loro visione mi fa letteralmente rabbrividire. Non capisco perché allora non venire direttamente con le pantofole o addirittura in pigiama coi pantaloncini (e conosco qualcuno che l'ha fatto, come mostra la foto sulla sinistra, vero Spessotto?), magari all'incontrario?
Le mie ragioni sono quindi innanzitutto estetiche: ogni ambiente ha i suoi codici d'abbigliamento, e le Birkenstock non vanno bene su tutto. Il mio disgusto poi riguarda tutte e due le possibili maniere di indossarle:
1) Col calzino, magari bianco e di spugna, Deutschland style (se non ci trovate niente di male, non andate neanche avanti con questo post, le mie righe sarebbero sprecate come le perle con i porci).
2) Col piede nudo, esposto tranquillamente agli agenti esterni.
Il secondo utilizzo mi permette di parlare di un altro motivo che mi fa odiare i sandali: l'igiene. Ora, come si fa a girare in città con i piedi esposti a tutte le schifezze che ci sono in giro? E non ditemi che non è vero: chi indossa certe calzature si ritrova la sera con i bordi dei piedi e le dita neri come la fuliggine, e a me fa schifo anche solo l'idea di girare con i piedi in quelle condizioni, figurarsi farmi vedere così... E poi d'estate, alcuni utenti hanno dei piedi che sono più puzzolenti di un formaggio francese, perché dovete ammorbare il mondo con i vostri afrori?
Ah, e poi c'è chi dice che sono comode: OK, allora non fatemi obiezione se la prossima volta che esco con voi a cena vengo in canottiera sporca di sugo e in mutande, io sto comodo così, come il mago Oronzo. E poi, a chi dice che i piedi d'estate si irritano, posso dire che innanzi tutto io con le scarpe chiuse e i calzini non ho di questi problemi, mentre li ho senza, ma poi mi ricordo quello che mi diceva la mia ex all'inizio di ogni estate: "Ho le piaghe ai piedi, devo ancora abituarmi ai sandali". Inutile la mia risposta "E allora non metterli", a cui si opponeva un "Ma sono comodi": logico, vero? Le piaghe sono universale sinonimo di comodità, si sa...
Un ultimo commento che c'entra poco con le Birkenstock, ma che mi è ispirato dalle risposte al mio commento su Facebook precedentemente menzionato: le donne hanno difeso le Birkenstock, gli uomini le hanno "condannate". Ora, ciò mi conferma una mia idea che mi venne quando cominciò la moda delle orrende scarpe col plateau: scarpe e borse sono parte di un linguaggio unicamente fra donne, e da cui noi maschietti siamo completamente esclusi e anzi, considerati intrusi.
Cari uomini, le donne quando escono con noi non si mettono scarpe o non portano borse che possano piacerci: è una guerra tutta loro, e noi non possiamo farci niente. Forse per questo, allora, è anche inutile da parte mia lamentarsi delle Birkenstock, ma allora concedetemi una sola domanda: nel linguaggio femminile, piede sudato dentro Birkenstock che significa?