domenica 13 gennaio 2013

Travaglio 2

Risposta al commento di Steve al precedente post. Innanzitutto sono circa d'accordo sul giudizio generale su Travaglio: ha perso parte della mia stima negli ultimi anni. Però voglio essere anche equo e dire che Travaglio per molti anni ha rappresentato per me il prototipo del giornalista, ovvero quello che il giornalista dovrebbe fare, essere bene informato e puntare il dito contro i politicanti ladri e corrotti. Per me la sua intervista da Luttazzi è stato uno dei punti più alti del giornalismo italiano. Oltretutto cosa c'è d'altro? Tolta la Gabanelli cosa abbiamo? Giletti? Vespa? D'Urso?





E per favore non chiamiamo giornalismo Le Iene o Striscia la notizia, quello è intrattenimento che per l'assenza di giornalismo vero viene scambiato per tale. Ma sto divagando.

Quello di cui voglio scrivere è delle condanne. Steve giustamente spiega cos'è la diffamazione, ma dimentica il dettaglio della distinzione tra penale e civile (the devil is in the details):

Wiki dice:
Nel diritto italiano la tesi tradizionale vedeva la condanna penale come presupposto per una azione di risarcimento danni.
La materia risulta profondamente innovata dopo che la Corte di Cassazione, prima sezione civile, con sentenza n. 5259 del 18 ottobre 1984 ha fissato il criterio, poi recepito unanimemente, per il quale chi sente leso il proprio onore può chiedere direttamente il risarcimento con un'azione davanti al giudice civile, senza necessità di una querela in sede penale. Può esserci un illecito civile che non sia anche penale, mentre un illecito penale comporta sempre anche una illecità civile. La suprema corte, infine, ha indicato a coloro, come i giornalisti, che trattano i dati personali e sensibili, il corretto modus operandi. Per questo motivo la n. 5259 è stata soprannominata "sentenza decalogo".

Le condanne riportate prima sono tutte civili, c'è solo una penale:
Il 28 aprile 2009 è stato condannato in primo grado dal Tribunale penale di Roma per il reato di diffamazione ai danni dell'allora direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, perpetrato mediante un articolo pubblicato su L'Unità dell'11 maggio 2007.[74][75] Il processo è, al 2012, pendente in Cassazione[76].

Del Noce. Penso che abbiamo tutti una chiara opinione di questo non-giornalista e su come abbia svolto il ruolo di direttore di Rai1. Non ho trovato molte informazioni sui motivi della denuncia, ma questo mi basta, considerato che si attende ancora il terzo grado.

Detto questo passiamo al dettaglio, ovvero alle condanne civili. Per la lista tornate al post precedente.

1) Previti: qui ovviamente sono un po' di parte, perché la mia opinione su Previti è così bassa che sentire lui denunciare qualcuno già mi fa rizzare i peli del culo. Comunque leggendo il link riportato su wiki personalmente darei ragione a Travaglio. Oltretutto non era possibile la rettifica, perché nel frattempo il giornale su cui ha scritto (Indipendente) ha chiuso.
2) Errore di omonimia tra uno di Publitalia ed uno di Forza Italia nel libro "Repubblica delle banane". Presumo non si possa rettificare un libro,  ormai pubblicato e da qui la condanna. Errore per me scusabile: chi distingue tra Publitalia e Forza Italia? Non sono la stessa cosa?
3) Confalonieri: ha detto che era indagato mentre non lo era. Non scusabile.
4) Confalonieri bis: condannato per questo pezzo:
"Ma ci vuole tutta la faccia tosta di Fedele Confalonieri per strillare alla "persecuzione" e alla "nuova Piazzale Loreto". Ecco: secondo lui il Milan che usava l'addetto agli arbitri per avere guardalinee compiacenti e se la cava con qualche punto di penalità è come il duce fucilato e appeso per i piedi a un distributore di benzina. Perché, assicura il sempre spiritoso presidente del Biscione, "c'è un disegno dietro, un attacco a Mediaset: dal calcio al digitale terrestre ai discorsi sui tetti pubblicitari". Un complotto targato Fiat? O Tod's? Chissà. In attesa di chiarirlo, lo spudorato cita "l'avviso di garanzia di Borrelli a Berlusconi durante il G7 a Napoli" (tre balle in una frase: non era un avviso di garanzia ma un invito a comparire, non fu notificato a Napoli ma a Roma, non c'era nessun G7 ma un convegno sulla criminalità). Poi denuncia finalmente un "conflitto d'interessi": quello "di Guido Rossi, ex consigliere dell'Inter". Il massimo rappresentante di un'azienda che finanziava illegalmente Craxi, corrompeva giudici e ufficiali della Guardia di Finanza, falsificava bilanci, frodava il fisco, accumulava fondi neri, scambiava mafiosi per stallieri, da vent'anni commissiona o si scrive direttamente leggi su misura guadagnandoci migliaia di miliardi,da 12 anni viola due sentenze della Corte costituzionale e collaborava pure a truccare i campionati, ci si attenderebbe un pizzico di prudenza in più. O magari di pudore, per non sputarsi in faccia davanti allo specchio. Ma ormai anche la faccia è un privilegio. C'è chi, avendola perduta da un pezzo, non teme più di perderla. E chi, più fortunato ancora, non ne ha mai avuta una." (sottolineatura mia).
Cosa c'è di diffamatorio? Mah, non capisco. Il tribunale Zurota lo assolve.
5) Condannato "per aver descritto la giornalista del TG1 Susanna Petruni come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici: «La pubblicazione», si leggeva nella sentenza, «difetta del requisito della continenza espressiva e pertanto ha contenuto diffamatorio»". Chi è la Petruni? Dal link sopra un estratto: "È considerata una "fedele scudiera del Cavaliere"[3] e più volte, in epoca di governi di centrodestra, è stata in pole position per ottenere la direzione di RAI 2 o del Tg2.
Il 1 luglio 2003, nel servizio televisivo, in onda sul Primo Canale della RAI, sulla seduta inaugurale del semestre italiano di presidenza della UE, la Petruni omette di trasmettere il sonoro del premier, il Presidente del Consiglio Berlusconi, che diceva kapò (guardia nazista) all'eurodeputato tedesco Martin Schulz, il quale gli aveva mosso delle critiche politiche[4]. L'episodio venne invece trasmesso dai telegiornali di tutto il mondo e il Financial Times in proposito del filmato italiano muto, scrisse: I media sovietici sotto Breznev non avrebbero potuto fare di meglio..[5]
Nell'autunno 2009, il sito Dagospia segnala che la Petruni, durante la conduzione del Tg1, sfoggia un vistoso gioiello a forma di farfalla, secondo la tipologia di oggetti utilizzati da Berlusconi come regalo per amiche ospiti ed escort. La Petruni reagisce duramente all'articolo di Dagospia e con un'appassionata lettera si dichiara vittima di un attacco personale; nella lettera la Petruni nega di possedere un ciondolo a forma di farfalla e dichiara che le foto pubblicate su internet in cui la giornalista sembra effettivamente portare un siffatto ciondolo sono solo fotomontaggi amatoriali. Il quotidiano La Repubblica smentisce però la versione della Petruni e rivela di aver visionato un filmato (non recente) del TG1 in cui la giornalista sfoggia un ciondolo a forma di farfalla."In breve si dice che è una delle "amiche" di Berlusconi. La polemica sul ciondolo è sublime. Viene presa per il culo per le marchette (in questo caso non sessuali, ma solo pubblicità) perfino da Libero ed è anche quella che dopo il terremoto in Abruzzo si vantava degli ascolti del TG1. Pessima.
Comunque è stato condannato per assenza di "continenza espressiva". Non ho trovato l'articolo incriminato, ma penso che per Travaglio sia stato abbastanza insultante perdere contro una farfallina.
6) Verde, il giudice della famosa sentenza SME. Anche qui per un libro, quindi (forse) non rettificabile. Qua mi sa che ha toppato.
7) Schifani: il famoso intervento in cui gli ha dato del mafioso e lombrico. Assolto per la mafia, ma condannato per il lombrico. Divertente. Mi sembra più significativo che sia stato assolto per aver insinuato che Schifani avesse contatti con mafiosi (dovere di cronaca) che la condanna per averlo comparato ad un lombrico. Zurota lo assolve.
8) "Figlioccio di boss": definizione usata contro un tizio ad Annozero. Il tizio era indagato per associazione mafiosa, ma poi assolto. Imprudente da parte sua. Zurota lo condanna.

******************

Mi si perdoni la logorrea, ma credo fosse necessario andare nel dettaglio delle condanne, altrimenti si gioca a fare i bersluschini, mentre preferisco fare il travaglino.

È vero che ha subito delle condanne, ma da che personaggi? Previti, Verde, Schifani, Confalonieri. Ma qualcuno si ricorda di quante ne ha dette direttamente su Berlusconi? Secondo me questo è stato l'errore di Travaglio contro Berlusconi, non aver risposto di essere stato denunciato un paio di volte da lui stesso ed essere stato assolto (si veda le sentenze favorevoli).

La discussione potrebbe ora virare sul diritto, ovvero il diritto di cronaca e i limiti del reato di diffamazione. Dove si ferma il diritto del giornalista ad informare e dove inizia il diritto alla difesa? Domanda a cui non ho risposta, ma a volte la diffamazione dei giornalisti sembra una facile arma di difesa dei potenti.
Ma poi ci sono i casi tipo Sallusti che è stato condannato per un articolo totalmente falso. Io ho letto l'articolo ed è veramente scandaloso che qualcuno possa scrivere una cosa del genere. Sono semplicemente bugie. Se io fossi stato il magistrato oggetto di tale merda avrei preso una mazza da baseball e avrei con grande piacere accuratamente modificato la struttura delle sue rotule.

Sallusti ci ha marciato evitando accuratamente di rettificarlo (oltre a lasciar scrivere queste schifezze a Farina, un personaggio perfino radiato dall'Ordine dei Giornalisti) e, cosa per me giuridicamente e moralmente abominevole, è stato amnistiato da Napolitano.

Quindi ci ritroviamo a discutere sull'onorabilità di Travaglio con tutti i pezzi di merda venduti che stanno in giro. Questa è l'ennesima prova di quanto sia bravo Berlusconi con la comunicazione e a dettare l'agenda perfino di questo blog. Sono schifato da me stesso per esserci caduto di nuovo. Come disse Cecchi Gori: "gli dai il dito e si prende il culo".



 Dopo Berluscone l'Italia si merita Briatore.


O il buon vecchio feudalesimo.


5 commenti:

  1. Zurota, conosco bene la differenza tra penale e civile, e non mi sognerei mai di sostituirmi a un giudice: infatti parlavo di credibilità giornalistica.
    Tu invece, vai nel dettaglio delle sentenze ed esprimi giudizi tuoi, che sono legittimi ma privi di valore, visto che gli unici validi a riguardo sono quelli dei giudici che si sono espressi. Va ricordato che i giudizi della magistratura vanno accettati sempre, non solo quando ci piacciono perché vanno contro personaggi a noi antipatici.
    Che Previti & Co, siano peggio di Travaglio l'ho già detto, ma un giornalista ha il delicato compito, in quanto forgiatore dell'opinione pubblica, di massima cautela quando scrive. Non importa che si sia sbagliato su Previti, ma che sia venuto meno al dovere di un giornalista, ossia non mistificare i fatti e verificare sempre le fonti, e che lo abbia fatto ripetutamente. Ti ricordo, Zurota, che le condanne non le ha ricevute da Previti, ma da dei giudici (il diavolo è nei dettagli, come dici tu), che fino a prova contraria sono rispettabili, non come Previti.
    Infine, sì, hai ragione quando dici che non dovremmo parlare dell'onorabilità di Travaglio, ma infatti noi dovremmo stare qui a ricordare punto per punto quanto Berlusconi abbia fatto male a questo paese: al contrario, non è che difendendo Travaglio andiamo contro Berlusconi. Io posso benissimo sostenere che Travaglio negli ultimi anni abbia perso credibilità come giornalista e dire contemporaneamente che la politica di Berlusconi, per i danni che ha portato al paese, è stata un cancro per l'Italia.

    RispondiElimina
  2. Ovviamente non mi sento il quarto grado di giudizio o superiore ai giudici che, oltre ad essere preparati da un punto di vista giuridico (io non lo sono), hanno anche approfondito i vari casi molto più di me. Io ho fatto una velocissima ricerca su wiki e google per farmi un'opinione. Per esempio su Confalonieri credo che la condanna sia sbagliata, ma anche le condanne sono nei dettagli, quindi probabilmente ignoro qualche legge o semplicemente sono di parte e in base alle mie conoscenze quello che ha scritto è vero. Ripeto: sono di parte e non sono un giudice.

    Rispetto dei giudizi della magistratura: non si tratta di rispetto o no, si tratta di opinioni ed io ho detto la mia. Che conta sega, mentre conta quella dei giudici. Ma anche loro sono umani e possono sbagliare. Possono anche contraddirsi - tipico esempio sono i tre gradi di giudizio (non serve entrare nei dettagli sulle differenze giuridiche dei tre gradi, ti blocco subito).

    Altro esempio: i vari Verde e Squillante mi pare che alla fine siano stati assolti, ma B. ha dovuto pagare in sede civile i famosi 700 milioni a De Benedetti, perché in fondo è stato provato che qualcosa non andava con quella sentenza. Quindi che giudice aveva ragione? Quello penale che assolve o quello civile che condanna? In soldoni: B. ha comprato quei giudici o no?

    Quindi per me il fatto che Travaglio sia stato condannato per diffamazione non conta niente. Anche se lui ha più condanne di Vespa questo non mi porta a preferire Vespa. Per ribaltare il ragionamento: Vespa ha meno condanne perché non ha molestato i potenti, quindi si potrebbe dire che per un giornalista le condanne per diffamazione sono un merito, perché vuol dire che va contro i potenti (è un paradosso, non impuntarti su questo).


    Infine: se voglio farmi un'opinione come nel post vado a controllare e quello che penso è che in un paio di casi si sia sbagliato. Ma non è questo che mi farà costruire l'opinione che ho di lui come giornalista, perché con tutti i libri ed articoli che ha scritto, secondo me questi errori sono scusabili e, lo ripeto, questa è ovviamente solo la mia umile opinione. Di Travaglio avevo molta stima e con gli anni è calata a prescindere dal giudizio dei giudici. Penso che abbia fatto e sta facendo un lavoro utile. Il problema è il resto del mondo giornalistico italiano.

    RispondiElimina
  3. Sì, la quasi totalità del resto del mondo giornalistico italiano è un enorme problema.
    Comunque, ci tengo a ribadire che il mio giudizio su Travaglio non è solo dato dalle sue condanne per diffamazione, ma da un giudizio complessivo sul suo lavoro, ottimo nel passato, come per esempio nella da te citata intervista da Luttazzi, un po' meno oggi, visto che ha un po' più i modi del profeta.
    E proprio per questo avrei sognato un Travaglio che facesse domande a Berlusconi, non che si limitasse a fare degli interventi solitari, e infatti non capisco questa scelta: hai l'opportunità giornalistica di intervistare un uomo che si è a te sempre negato, e non lo fai?
    Non rispondo sulle sentenze solo perché appunto non abbiamo i titoli per giungere a una conclusione definitiva, quindi passo :)

    RispondiElimina
  4. Presumo che l'assenza di domande dirette era una delle richieste per accettare la comparsata. Personalmente non avrei resistito, avrei rubato il microfono a Santoro e avrei chiesto qualcosa. Anzi, pensandoci probabilmente avrei usato solo la mazza da baseball. Forse per questo Santoro non mi invita mai.

    Sulle sentenze: per me è legittimo farsi un'opinione e credo sia stupido prendere tutte le sentenze come oro colato. Ovviamente vanno rispettate ed eseguite, perché così funziona il sistema sociale, è una componente fondamentale per la convivenza in una società.

    La cosa paradossale è che nel giro di qualche decennio la sinistra è passata dall'odio verso i magistrati come simbolo dello Stato fascista a strenuo difensore della magistratura. Per questo ho messo la canzone di De André.

    RispondiElimina
  5. Salve, secondo me il problema è che con Travaglio, come con la maggior parte della politica italiana, c'è un eccessiva personalizzazione.
    Il giudizio che mi trova meno d' accordo è quello iniziale (forse anche poi ho letto qua e là :-) ). Credo che in Italia, ci siano un sacco di giornalisti bravi: Michele Serra, Filippo Ceccarelli, Ida Dominijanni, etc. che senza essere primedonne o profeti scrivono tutti i giorni, e c'è anche in televisione, tipo Oliviero Beha.
    Questo per dire che al di là del giudizio su Travaglio e Santoro, a me ha un po' stufato i loro personalismi...

    RispondiElimina