lunedì 18 febbraio 2013

One billion rising

Quest'anno sono stato anch'io tra gli spettatori del Festival di Sanremo e, tra le varie performance, non posso non segnalare quella di Elio e le storie Tese che cantano "Un bacio piccolissimo" assieme a Rocco Siffredi.

Il festival non è stato solo fatto di canzonette: non mi riferisco all'intervento di Crozza o di Bisio, ma del monologo di Luciana Litizzetto riguardo alle donne e alle tante, troppe violenze che subiscono ogni giorno dagli uomini. 


Basti pensare che, secondo la tabella a pagina 13 dell'indagine ISTAT del 2006 La violenza contro le donne, in Italia il 31.9% delle donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito nel corso della loro vita almeno un episodio di violenza fisica o sessuale: questo vuol dire che, di tutte le donne che avete conosciuto nella vostra vita, una ogni 3 rientra in questa categoria. Inoltre, il 4.8% ha subito uno stupro o un tentativo di stupro, compiuto in circa la metà dei casi dal loro partner.

Sulle donne e il maschilismo ho già scritto un post su questo blog, in cui essenzialmente individuavo nell'inerzia di una cospicua parte del mondo femminile una delle cause di quella cultura machista e maschilista che è aiuta a spiegare l'allarmante numero di casi di violenza sulle donne.
Per fortuna non sono tutte così: il San Valentino del 2013 sarà ricordato per l'iniziativa  One billion rising (qui la pagina italiana). Tantissime persone in tutto il mondo hanno compiuto diversi flash mobs in cui ballavano la stessa coreografia e la stessa musica. Alla fine del video con Luciana Litizzetto che ho incluso in questo blog lei e tantissime altre donne fanno proprio questo balletto. Tale iniziativa si chiama "One billion" proprio perché, in base alle statistiche, sono un miliardo le donne che sono state violate fisicamente o sessualmente nel corso della loro vita: è circa la popolazione di Europa e Stati Uniti messi insieme.
Il citato intervento di Crozza ha creato molte polemiche sull'opportunità di parlare di politica a Sanremo. Ai telegiornali invece non ho visto un politico parlare seriamente della violenza sulle donne, né di questa campagna, neanche dopo che 14 milioni di persone su Rai 1 hanno visto il video di cui sopra.
Questo mostra che non solo su questo tema la nostra classe dirigente è ancora molto indietro (come il resto del paese, purtroppo), ma non sa neanche pensare in termini di marketing. Le donne sono più del 50%, quindi fare una campagna dedicata a loro dovrebbe portare, per qualunque partito, un numero enorme di consensi: qualunque politico dotato di un minimo di furbizia, anche se non interessato, lo farebbe!
Oppure forse la classe dirigente è conscia che un tale attivismo non porterebbe voti, causa disinteresse delle dirette interessate, ma allora torneremmo al mio post di prima. Io però non voglio crederci, ma vi prego, donne, siate voi le prime a dimostrarmi il contrario: per quanto mi riguarda, io, nel mio piccolo, vi appoggerò.

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