Ho preso 40 diverse rilevazioni statistiche dal sito internet http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/, curato dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri: esso raccoglie i risultati di tutti i sondaggi a fini politici condotti in Italia, ed è quindi una fonte preziosa per chi volesse condurre analisi statistiche delle intenzioni di voto.
I sondaggi che ho rielaborato comprendono rilevazioni condotte sia a livello nazionale sia regionale: infatti, poiché i seggi al Senato e il relativo premio di maggioranza vengono assegnati in ogni circoscrizione, è importante il risultato in ciascuna di esse, anziché la media nazionale.
Chiunque volesse avere dettagliate delucidazioni sul metodo di rielaborazione dei dati, può mettersi in contatto con me anche commentando questo post. Per farla breve, ho considerato i risultati di vari sondaggi, compresi del loro errore (ossia, il margine di incertezza per il risultato di ogni singola lista o partito), e ne ho fatto una media: in questo modo è possibile ridurre l'imprecisione e avere un risultato più affidabile (per capire i vantaggi di questa procedura potete anche leggere questo mio vecchio post).
Chiunque volesse avere dettagliate delucidazioni sul metodo di rielaborazione dei dati, può mettersi in contatto con me anche commentando questo post. Per farla breve, ho considerato i risultati di vari sondaggi, compresi del loro errore (ossia, il margine di incertezza per il risultato di ogni singola lista o partito), e ne ho fatto una media: in questo modo è possibile ridurre l'imprecisione e avere un risultato più affidabile (per capire i vantaggi di questa procedura potete anche leggere questo mio vecchio post).
Cominciamo coi risultati nazionali alla Camera. La figura sottostante è stata ottenuta analizzando i risultati di dieci diversi sondaggi pubblicati tra il primo e l'8 febbraio.
Previsioni nazionali alla Camera delle coalizioni |
Previsioni nazionali alla Camera dei singoli partiti |
Prima delle primarie del centro-sinistra, il distacco tra Partito Democratico (PD) e PDL era di 13 punti percentuali: ho scelto questo come punto di paragone perché da lì in poi si è cominciato a parlare di elezioni nazionali. A tutt'oggi tale differenza è diminuita di 4 punti elettorali, non sufficienti per spiegare la rimonta del centro-destra di circa 10 punti. Se però si considerano gli "Altri di centro-destra", questi forniscono i 4 punti che mancano all'appello: Berlusconi è stato abile a recuperare al suo partito un numero considerevole numero di indecisi e a coalizzare attorno a sé parecchi "partitini" (nei sondaggi ne vengono considerati almeno 5). Il PD invece aveva recuperato molti indecisi al momento delle primarie, e con il ritorno di molti berlusconiani la sua quota doveva inevitabilmente scendere; inoltre, il fatto che il CSx sia composto da soli 4 partiti non dà quell'effetto "rastrellamento" che si ha per il CDx.
Per quanto riguarda le altre liste, si vede che Scelta Civica per Monti (SCM) ha cannibalizzato l'UDC di e Futuro e Libertà (FLI): alle elezioni del 2008 la prima ottenne più dell'8% dei consensi e riuscì ad entrare anche al Senato (ora è più che dimezzata), mentre la seconda non passerebbe, neanche considerando il margine d'incertezza, la soglia del 2%, al di sotto della quale i partiti presenti in una coalizione non conseguono alcun seggio alla Camera dei Deputati. Il Movimento 5 Stelle (M5S) si conferma come il terzo partito italiano, ma al momento non sembra in grado di superare il PDL; va però ricordato che spesso i sondaggi hanno sottostimato i consensi per il M5S, quindi non me la sento di dare una parola definitiva riguardo il possibile sorpasso ai danni del PDL. Infine, Rivoluzione Civile - Ingroia (RC - Ingroia) è di poco al di sopra del 4%, la soglia che i partiti che si presentano da soli devono raggiungere per poter avere rappresentanti alla Camera, ma non è detto che ce la faccia, poiché i sondaggi non danno alcuna certezza a riguardo.Con questi risultati, il CSx dovrebbe avere tranquillamente la maggioranza di 340 parlamentari alla Camera dei Deputati, ma al Senato?
Come detto in precedenza, la distribuzione dei seggi in questo caso è decisa a livello regionale: il premio di maggioranza si assegna in ogni regione, per tanto diventa importante conquistare quelle più popolose, che garantiscono un maggior numero di eletti.
Ho considerato 5 regioni: Lombardia, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia. Stranamente non ho trovato indagini sul Lazio che non riguardassero le regionali: alle politiche alcuni istituti danno un solido vantaggio al CSx ma non ho trovato dati completi, se qualcuno sa dove reperirli sarò felice di analizzarli.
In Veneto, Campania e Puglia la situazione sembra abbastanza chiara: nella prima il distacco tra CDx e CSx è di 7.5 punti percentuali a favore del primo, ben oltre il margine di incertezza da noi ottenuto di 1.5 punti; stesso discorso per la Campania, dove il differenziale di 5 punti a favore del CSx dovrebbe lasciare pochi dubbi; stranamente in Puglia (la regione di Vendola) la differenza è di poco più di 3 punti a favore del CSx, leggermente al di sopra del margine d'incertezza di 1.5 punti, per cui un successo del CDx è improbabile ma non si può escludere.
La situazione è invece molto imprevedibile in Lombardia e Sicilia, e questo è indicativo di quanto sia cambiato il clima elettorale oggi: nella prima alle ultime regionali il distacco tra CSx e CDx era del 30%, mentre la seconda, pur avendo eletto Crocetta presidente, resta pur sempre la regione del 61 a 0 per il CDx nel 2001.
Previsioni regionali al Senato, Lombardia |
In Lombardia al momento il distacco tra CSx e CDx è di 0.1 punti a favore di quest'ultimo, ben al di sotto del margine d'incertezza del 2%. In questa regione la partita è apertissima, e le dichiarazioni di alcuni montiani a favore di Ambrosoli, candidato per il CSx alle elezioni regionali, anche se si riferiscono solo a queste ultime, possono fare la differenza. La figura qui sopra ci fa anche notare che RC - Ingroia non ha alcuna possibilità di passare la soglia dell'8%, e quindi non potrà esprimere senatori lombardi. Posso comprendere pertanto le polemiche di Bersani sul voto utile: anche se secondo me sono pochi quelli che voteranno Ingroia e che sarebbero stati disposti a votare Bersani e la sua coalizione, ogni voto fa la differenza. Di converso, il CDx può "lamentarsi" per i voti che la lista di Giannino drenerebbe: nel grafico non è mostrato il consenso per quest'ultima lista (non c'erano abbastanza dati), anche se alcuni istituti le danno l'1.5%, pochi ma importantissimi voti in una situazione incerta come quella mostrata, e Giannino sembra ben contento di poter contribuire alla sconfitta di Berlusconi.
Previsioni regionali al Senato, Sicilia |
In Sicilia la situazione è la stessa, anche se a ruoli invertiti, con il CSx in vantaggio di 0.5 punti, ancora troppo pochi rispetto al margine di incertezza di 1.5 punti. Anche qui RC - Ingroia non sembra in grado di poter raggiungere l'8%, e si possono ripetere le stesse considerazioni fatte per la Lombardia.
E qui siamo alle solite: Bersani vuole vincere? Faccia le ultime due settimane con proposte chiare, su cui poter discutere e con le quali dettare l'agenda politica: ve l'immaginate una campagna in cui il centro-sinistra se ne viene con una proposta al giorno per il nostro paese? Non staremmo qui a parlare di Berlusconi e le sue proposte fiscali (giustamente definite da Monti "Corruzione nei confronti dei cittadini con i loro soldi"), ma discuteremmo del futuro dell'Italia.
Bravo Steve, ottima analisi.
RispondiEliminacome sta a % nazionale la lista di giannino? grazie! dany
RispondiEliminaVestita male :P
RispondiEliminaSe ho capito bene, da quello che scrive Steve i numeri sono bassi, quindi entro il margine d'incertezza...
:( spero davvero che si riesca a superare il 4%...
RispondiEliminaper me è allucinante un dato così alto su ingroia (quello della patrimoniale sui redditi)... forse meriterebbe un'analisi a parte! zurota ti lancio questa idea! dany
Forse Giannino non sbaglia termini nel campo economico, ma propone ricette che hanno massacrato l'Italia e l'Europa e che solo oggi appaiono per quello che sono: dogmi neoliberisti propugnati dalle élites finanziarie diventati doxa negli ultimi venti anni ... ora la musica è cambiata: Grecia docet !!!
RispondiEliminaL'ipotesi di Zurota è corretta: in base alla mia analisi, Fermare il Declino raggiunge l'1.86% con un margine di incertezza del 2.93%, quindi è difficile che raggiunga il 4%. Mi spiace per te, Dany, ma d'altronde aspettarsi di superare questa soglia era oggettivamente irrealistico.
RispondiEliminaper smarmello: io credo che in Italia ed in Europa l'applicazione di dogmi neo liberisti non si sia vista molto (un esempio lampante è la PAC su cui si è costruito il mercato unico distorto). Gran parte del programma di Fare è per far si che l'italia non continui la deriva greca in corso (e sulla grecia consiglio ottimo post odierno di phastidio.net). Abbiamo bisogno di diminuire la pressione fiscale e far respirare le imprese.
RispondiEliminaSbagliare termini e concettiper me non è cosa da poco... se non hai bene in testa la differenza tra reddito e patrimonio è meglio che non ti occupi della cosa pubblica.
Bravo Anonimo che citi Phastidio.
RispondiEliminaDany: su Ingroia e la confusione tra reddito e patrimonio mi sono già espresso. Aggiungo che la coalizione è un'armata Brancaleone peggio del movimento5stronzi, oltre al parito di Di Pietro (o quel che resta), mette insieme Ferrero le cui idee economiche denotano una fuga dalla realtà pericolosa (demagogo peggio di berlusca) e Rizzo, quello che ha fatto le condoglianze al popolo nordcoreano quando è mancato il Caro Leader. E non li stava prendendo per il culo.
Giannino: so che ne sei innamorata, ma ha fatto un partito nuovo nuovo che non conosce nessuno. I suoi fanno la figura dei saccenti che non piace alla gggente. Dubito che raccolga molto, anche se quei cazzoni che si dicono "sono di famiglia liberale" e votano berlusca avrebbero un'alternativa intelligente. Purtroppo chi vota berlusca non è intelligente.
Sto organizzando già un rogo di passaporti sulla piazza principale di zurigo in vista del risultato.
buahahaha! i roghi lasciamoli nel medioevo e piuttosto ubriachiamoci!
RispondiEliminaio ho sempre votato a sinistra (spesso chiudendo gli occhi e trattenendo i conati) ma io credo che l'italia ha davvero bisogno di ripartire e per farlo dobbiamo abbassare le tasse e tagliare il pachiderma statale (e nota che io sto dentro un ministero a roma). L'unico che al momento ha qualche idea di come fare questo miracolo è Fare e me ne frego (e questa giuro che non è una citazione) che quelli di Fare non siano simpatici e vestiti bene. Sono stufa di sentire cialtroni e ggggente che urla!
:) dany
Capisco il tuo ragionamento ed in particolare i conati. Purtroppo la leggenda del voto utile mi frega sempre. Poi so che mi incazzerò come un'ape nel caso che il PC vinca e vedrò D'alema ministro. Bestemmierò tanto tanto tanto.
RispondiEliminagiannino non è un opzione all'estero, perché quasi impossibile che elegga qualcuno.
Comunque sono geloso che commenti solo qui e non su Zurota :-(
Sulla diminuzione della pressione fiscale sono d'accordo, il problema è che mi viene sempre un po' di orticaria quando sento parlare di "tagliare il pachiderma statale". Se si intende tagliare consulenze, provincie e accorpamenti di comuni si può trattare, se invece si parla di diminuzione dei livelli di prestazione sociale forniti o di un aumento dei loro costi, allora non lo sono più: diminuire un po' le tasse per poi far pagare di più servizi una volta gratuiti o tagliare ulteriormente su istruzione per me non sono opzioni considerabili, e ogni qualvolta si sono fatti tagli al pachiderma statale si è intervenuto lì.
RispondiEliminaI dettami neo-liberisti invece si sono sentiti, eccome: basta pensare al mercato del lavoro; ai cambiamenti nel mondo della scuola dove da un approccio cognitivo si è passati a uno funzionalista; alla progressiva deindustralizzazione dell'occidente; al ridimensionamento e alla privatizzazione dello stato sociale e del welfare in generale. Se invece mi parli di cultura liberale, allora sì, in Italia non ce n'è abbastanza, e i suoi principi sono stati usati in maniera distorta: la parità di opportunità si è troppo spesso declinata in un selvaggio "tutti contro tutti" nel quale non c'era spazio per forme di solidarietà.
concordo che scuola e sanità nn devono essere tagliate, ma devono essere migliorate. Università: l'italia non si può permettere mille poli distaccati e dunque si deve cercare di accorpare e ridurre la spesa (anche aumentando le ore in classe dei docenti).
Eliminavedi questo link: http://www.fermareildeclino.it/fermareildeclinoit/come-e-quanto-tagliare-la-spesa-pubblica
io non credo che quelli di Fare abbiano la chiave di svolta ma mi piace pensare che posso votare qualcuno che quando parla di riduzione della spesa pensa a chiudere i consolati inutili che l'italia ha in giro per il mondo (esempio caro a Zurota: Capodistria) e a diminuire i compensi d'oro dei dirigenti pubblici.
Mi piace il fatto che si voglia incentivare la concorrenza nel mercato e che si rispetti il valore delle Authority che abbiamo in Italia (si veda operato dell'autorità dell'energia che è a costo 0 per lo stato italiano)
il PD che propone?
buh
:)
dany
Anvedi Giannino! mettono pure dei NUMERI - rivoluzionari!!! :-)
Eliminati saluterò d'alema... mi sa che tra poco starà un piano sotto al mio... :( dany
RispondiEliminaTAGLIALI I BAFFI!!! senza baffi non può nulla
EliminaLasciamo libera mano al mercato che aggiusta tutto è un adagio ideologico ... le crisi finanziarie l'hanno dimostrato: la deregolamentazione è una catastrofe. Quando si parla di Stato a Sinistra non si parla (o non si dovrebbe parlare) di grigie eminenze polito-burocratiche che controllano fondazioni, industrie o banche ma di un settore pubblico capace di controllare che tutti rispettino le regole, di impedire concentrazioni eccessive di ricchezze e di redistribuire le stesse (attraverso un sistema fiscale), di investire nei momenti recessivi (come questo), di difendere il lavoro e i settori più deboli, di promuovere istruzione e cultura accessibili e di qualità ...
RispondiEliminaSmarmello, chi ha detto "lasciamo libera mano al mercato"?
EliminaIl programma di Giannino ha (stranamente) parecchi riferimenti al sociale. Inoltre sullo scandalo MPS è stato l'unico a proporre la nazionalizzazione! Hai sentito qualcosa dal PD o da SEL? Non mi pare.
Ecco, quando fai il sinistrorso mi fai pure difendere gli economisti di destra di Chicago :-)
Ripeto, Giannino non mi rappresenta, ma lo ritengo utilissimo anzi indispensabile nel panorama politico italiano. Poi lo vota Dany che è in gamba. Seppur resta una sognatrice (e questo è un inside joke ;-))
Ma una rondine non fa primavera, la posizione su Monte dei Paschi è pragmatica ma non è sintomo di una visione globale dell'economia di Giannino ...
RispondiEliminaSe non è sintomo della visione globale dell'economia di Giannino è almeno indicazione della pragmaticità: dare una soluzione pratica immediata, seppur contraria in linea di principio alla loro visione globale.
EliminaDall'altra parte il silenzio del PD in tema è un sintomo della loro palese assenza di visione o di capacità di dire qualcosa di sinistra. Per ovvi motivi di bottega, aihmé.
Il silenzio del PD è indecente... l'unico che ha detto qualcosa in merito è stato Renzi (che non a caso aveva sollevato la questione banche-fondazioni durante le primarie)
Eliminaah, se ci fosse Renzi...
dany
Purtroppo devo confessare che in effetti Renzi doveva essere usato meglio. Anche se mi sta sul culo elettoralmente sarebbe stato utile...
EliminaErrata corrige: Fare è data all'1.86% con un'incertezza dello 0.92%, ma questo conferma che le speranze di entrare in parlamento per questa lista sono nulle. Comunque, ritengo Fare una rispettabilissima lista di destra liberale, da rispettare ma rispetto a cui mi sento alternativo, tutto qui.
RispondiEliminaGrazie della precisazione.
EliminaDany, mi spiace: io sarò vittima del voto inutile, ma tu vai incontro ad un voto inutile.
Spero che il movimento cresca e si dimostri un'alternativa decente nel centro-destra. Ne dubito, perché quelli che votano berlusca, bossi, borghezio, calderoli, caselli ed altri ceffi simili non vogliono un'alternativa. Preferiscono sguazzare nella merda.
Renzi non fa campagna perché non vuole impegnarsi col rischio che poi la coalizione non vinca, non è fesso...
RispondiEliminaIo credo che Renzi non faccia campagna perchè altrimenti farebbe la figura del pirla che dice una cosa e poi fda il contrario. Renzi ha sempre detto che in caso di mancata vittoria sarebbe tornato a fare solo il sindaco di firenze. E così sta facendo
RispondiEliminacmq si...dalle mie parti si dice "miga mona ciò!"
dany
El mato xè sgaio, e infatti sin dall'inizio il suo voler dire "Torno a fare il sindaco in caso di sconfitta", se tradotto in italiano, significa "Se perdo non faccio niente, sono cazzi vostri".
Eliminaio sto maturando l'idea che Berlusconi non sarebbe sceso in campo contro Renzi..ma con i se e con i ma non si fa nulla
Eliminacmq sia la migliore campagna l'ha fatta recentemente il principe megalomane e punk Karel Schwarzenberg!! MITICO!!! altra storia rispetto ai manifesti tristi di bersani che mostrano in primo piano la fede al dito
dany
MITICO KAREL!!! Era il mio preferito. Poi invece hanno votato il populista alcolizzato...
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