Parliamo di oro e moneta. Money
Stefano scrisse:
Ivan ma come fai a dire che la fiducia è più reale del prezzo dell'oro? Per esempio: l'oro è un bene reale, ed è un bene perché quasi tutta la gente del mondo crede che sia prezioso. L'euro, invece, è un bene perché tutta la gente del mondo crede nell'Europa. Ora, in Italia manca poco e torna al governo un tizio che tutto il mondo ritiene incapace di ripagare un debito. Altri stati non se la passano un gran che. La fiducia mi sembra un concetto molto labile. Inoltre, dall'altra parte, è un concetto estremamente manipolabile. Chiunque sia dotato di sufficiente potere di influenza delle opinioni, di carisma, lo può pilotare. Non è forse perché si è inspiegabilmente riconquistato la fiducia degli italiani che il tizio di cui sopra ha quasi rivinto le elezioni?
A me pare evidente che agganciare la ricchezza di una nazione a qualcosa di così aleatorio sia rischioso.
Premetto che volevo essere un po' polemico e che ho un'avversione per l'oro.
Ad esempio Stefano dice che "tutta la gente del mondo crede che sia prezioso". Beh, questa è fiducia! Ok, questa fiducia dura da secoli, ma perché l'oro e non il palladio o le terre rare? Si tratta di convenzioni. Fosse per me legherei piuttosto l'emissione di moneta al numero di suini in circolazione (bovini per gli arabiebrei). Non è un bene che ha un vero valore reale? Oppure l'acqua. Senza acqua non c'è vita, anche se il valore dell'acqua è basso, come già detto col famoso paradosso dell'acqua e diamanti da Smith. O in modo più poetico da Faber: "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori". Leghiamo la moneta alla merda da cui coltiviamo fiori (da mettere nei vostri cannoni, drogati)!
Più seriamente.
Uno dei vantaggi che si attribuisce all'oro è di rendere il ciclo economico più stabile. Come detto l'oro è molto volatile. Per dire il prezzo del latte è molto più stabile (si veda grafico preso da qui) espresso in USD che in oro.
Problema pratico: ora non c'è abbastanza oro, le riserve auree della banche rispetto alla moneta in circolazione ho letto che sono circa 1 a 40-50. Quindi cosa succede se capita una crisi bancaria quando tutti vogliono oro? La Banca Centrale non ne ha abbastanza. Riduciamo la moneta in circolazione di 50 volte? Ammazzi l'economia.
Inoltre, perché la fiducia è importante e perché rende il sistema più stabile?
Esempio 1. La Svizzera è stata invasa dai soldi durante il periodo più grave della crisi. Questo ha portato il cambio verso la parità con l'Euro, invece di un valore che dovrebbe essere in zona 1.35-1.45. Dato che la Banca Centrale svizzera ha credibilità, ha potuto dire che il cambio deve essere almeno 1.20. Immediatamente il cambio è salito a 1.20 senza bisogno di intervento sul mercato, è bastato l'annuncio. Poi ovviamente il mercato ha testato la banca e la banca ha prontamente comprato Euri quando il cambio cercava di sforare in basso la barriera di 1.20. Ora si ritrova con qualche decina di miliardi di titoli europei. E gli stranieri hanno in nostri amati Franchi. Uno dei tanti squilibri attuali.
Esempio 2. Il tasso d'interesse dei paesi europei periferici ha cominciato ad aumentare rispetto a quelli centrali con la crisi. Prima lo spread era sui 20-30 basis point, mentre con la crisi è salito per alcuni paesi a 700 e oltre. Perché? Prima il mercato pensava che la zona Euro fosse un solo mercato o che almeno tendesse verso questa soluzione, quindi lo spread era dovuto principalmente a differenze di rating (Germania AAA e Italia era A), ovvero la percezione del rischio era sbagliata. Con la crisi il mercato si è detto: "ostia, ma guarda che l'Italia ha un debito del 120% del PIL, non cresce, deficit... mhh... mi sa che per prendermi il rischio-Italia mi devono pagare molto di più". Poi cosa è successo? Con Monti ha mostrato di avere la volontà di migliorare i conti pubblici ed è diminuito un po'. Ma con l'austerità montiana e i tagli il PIL è diminuito e il debito è cresciuto. Ovvero il rapporto tra i due è aumentato ulteriormente. Però c'era la fiducia che questa fosse la strada giusta per risanare la situazione. Piano piano.
Poi l'altro Mario, Draghi, ha pronunciato la famosa frase che "la BCE farà di tutto per salvaguardare l'Euro". Quella frase ha ridotto lo spread! Fiducia! Fiducia nel fatto che la BCE invece di guardare solo l'inflazione (che è il suo mandato) farà qualcosa di più.
Spiegazione più tecnica: fissare l'emissione di moneta all'oro è come avere il cambio fissato con un'altra valuta su cui non hai controllo, tipo l'Argentina che fissava il peso al dollaro. I cambi fissi hanno il problema che tu agganci la tua moneta ad un paese con dinamiche diverse.
Esempio: un paese cresce molto e crea inflazione e magari anche bolle speculative. L'altro paese (che ha ancorato la moneta al primo) cresce poco ed è in recessione. Questo paese non ha la possibilità di gestire la politica monetaria. Il primo paese tenderà a ridurre l'offerta monetaria per raffreddare l'economia e il secondo vedrà esacerbata la situazione recessiva per colpa del legame con l'altra moneta non controllabile. Si perde uno strumento. Esattamente quello che succede in Europa con paesi con cicli economici diversi. Con l'oro è uguale: mettiamo che un paese cresce molto e anche le sue riserve aurifere (p.es. nuova miniera): si crea iperinflazione.
Nel caso dell'Europa questi cicli economici potrebbero essere allineati o le differenze ridotte con una politica fiscale comune. E questo è il mio punto: serve un'Europa più unita. Ma bisogna convincere i paesi filo tedeschi. Che non hanno fiducia nei paesi periferici. Secondo me la fiducia è la base. Invece sull'oro non hai (quasi) nessun controllo.
Questo mi fa venire in mente i miei studi assicurativi, quando il più divertente docente del corso ci ricordava continuamente due concetti base del diritto anglosassone legati all'assicurazione:
- arm's length principle
- utmost good faith (uberrima fide):
"Insurance is a contract of speculation... The special facts, upon which the contingent chance is to be computed, lie most commonly in the knowledge of the insured only: the under-writer trusts to his representation, and proceeds upon confidence that he does not keep back any circumstances in his knowledge, to mislead the under-writer into a belief that the circumstance does not exist... Good faith forbids either party by concealing what he privately knows, to draw the other into a bargain from his ignorance of that fact, and his believing the contrary"
E ora prima di andare a nanna ascoltatevi un Live in Pompei.
Grazie della risposta. Con la finanza ho sempre il solito problema, che mi sembra sembra di leggere qualcosa di estremamente semplice, ma complicato.
RispondiEliminaTuttavia, ancora non sono "sold" sul fatto che è meglio mettersi nelle mani della dialettica di Draghi che non avere ancorarsi a una ricchezza incontrollabile. Mi sembra la stessa cosa, solo un pò peggio. Anche la fiducia non la controlli molto bene, o almeno non con metodi democratici. È come per le dittature, finché stanno tutti bene il dittatore è popolare. Ci pensa lui. Poi le cose iniziano ad andare a rotoli e saltan fuori i cappi, ma prima di ciò molte persone hanno sofferto. Per esempio, se anziché Draghi ci fosse stato un altro, che so, Steinbrück, che avesse sbagliato politica, milioni di persone ne avrebbero fatto le spese, persone che non hanno colpe perché quel governatore non è democraticamente eletto. Non è forse la cosa che è già successa con gli enormi bail-out delle varie banche "too big to fail"?
A me sembra più prudente comporre un paniere di valori, magari non solo oro, di ricchezza e di cose prodotte sul territorio dove si stampa la moneta che ritorna in un certo qual modo "pagabile al portatore". Allora ho pensato: ma questo significa ancorare la moneta al GDP, che è più o meno quello che accade oggi(?)! Invece no, perché il GDP è una differenza, la ricchezza è una variabile di cui il GDP è derivata per esempio su base annua.
In sostanza, con la fiducia abbiamo spostato il valore della nostra moneta da una variabile alla sua derivata.
Mi sbaglio?
Daje con sto Unknown... Stefano
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