giovedì 15 agosto 2013

Amadeus

Oggi farò un'invasione nel campo del caro Smarmello e parlerò di un film. Ieri sera su La7 hanno trasmesso "Amadeus" di Miloš Forman, dedicato alla vita del grande compositore Mozart e vincitore di 8 premi Oscar.
Ovviamente, non avendo studiato storia del cinema, non mi occuperò di importanti fattori come "il montaggio analogico" o "la carrozzella del bambino", che invece disseminano le critiche cinematografiche più nobili (giuro che ho visto menzionati tali particolari non solo nella scena tratta da "Il secondo tragico Fantozzi" nel video sottostante, ma anche nel libro che mia sorella stava studiando per un esame).


Concentrerò la mia attenzione su tre temi che emergono dal film: il rapporto Mozart-Salieri, il talento musicale di quest'ultimo e la vita da "rockstar" di Mozart. 
Della loro rivalità artistica la voce dedicata su Wikipedia dice praticamente tutto. In sintesi, è stato probabilmente un caso montato ad arte, specie se si pensa che Salieri ebbe tra i suoi allievi proprio un figlio di Mozart, ma anche altri episodi sembrerebbero ridimensionare tale credenza. Il principale indizio a "discolpa" di Salieri sta nella mancanza di movente: finché Mozart fu in vita il compositore italiano ebbe molto più successo del salisburghese, e perciò non si capirebbe perché dovrebbero avere credito le voci che vorrebbero Salieri assassino di Mozart. Tale tesi, messa nero su bianco per la prima volta in un suo poema da Puškin, è stata poi presa anche da Forman per il suo film.
Questo chiarimento è importante perché tale leggenda parte da un presupposto: Salieri era un mediocre di successo, e quindi non poteva sopportare che uno come Mozart lo oscurasse con il suo talento. Salieri era un bravo compositore, e ha scritto ottimi brani, come ad esempio quello mostrato qui sotto, cantato dalla splendida Cecilia Bartoli.


Però... Mozart era Mozart: un genio musicale rivoluzionario per ogni tempo, figurarsi per il suo. Salieri semplicemente era la piena espressione del gusto della sua epoca, Mozart invece era troppo avanti. Sua è stata la prima sinfonia in modo minore (la K183 in Sol minore, tra l'altro usata nell'apertura del film), era tra i pochi (se non l'unico) contro la tendenza a rappresentare solo opere su miti greco-romani, per non parlare poi delle scelte ritmiche o musicali, per le quali mi viene in mente la sua ultima opera incompiuta, il Requiem in Re Minore K626: le scelte strumentali dell'Introitus assolutamente originali, la ripresa di alcuni espedienti musicali Haendeliani come la contrapposizione tra massa corale e strumentale, e potrei andare avanti a lungo... Da un certo punto di vista questo suo anticonformismo si rifletteva anche nella sua vita. Per esempio, il rapporto con sua moglie Constanze era molto vivace, i due si cornificavano tantissimo ma una grande intesa sessuale li faceva restare assieme. Ma non c'era solo questo: è stato il primo musicista ad avere la pretesa di mantenersi esclusivamente con la sua musica, non era bravo ad insegnare musica e mal lo tollerava (basta pensare che la famosa Sonata per Pianoforte K545, composta per una sua allieva, riporta la dicitura "Per principianti"), e sicuramente ha dissipato buona parte dei suoi guadagni non in investimenti immobiliari: morì talmente povero che fu sepolto in una fossa comune, e chi va a visitare la sua casa viennese resta deluso da quanto è vuota, avendo egli venduto nel tempo tutti i suoi oggetti per sopravvivere. Tuttavia egli non era solo un godereccio: lavorava duro per comporre le sue musiche, e ne ha prodotte tante, più di 600 in 35 anni di vita. Circa venti ogni anno, una media simile a quella di Bach, tanto per dire.
Il film però è molto potente, e riesce a coinvolgere lo spettatore anche con un saggio utilizzo della musica di Mozart lungo il suo svolgimento: si pensi ad esempio all'utilizzo del "Lacrimosa" proprio nella scena finale, in cui il compositore viene portato alla fossa comune. Il maggior pregio del film è che nessuno, dopo averlo visto, può dire di non amare Mozart, e se un film riesce ad avvicinare al genio e alla bellezza della musica classica, può solo avere la mia massima approvazione.
E per continuare la tradizione di prendere commiato con un video musicale, ecco a voi una delle composizioni di Mozart tra le mie preferite: l'aria "Voi che sapete" tratta da "Le Nozze di Figaro", che ho ascoltato tantissimo, specie alla mia prima cotta. Ah, quanto sono romantico... :P

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