Lettera aperta di Fermare il declino al premier Mario Monti
Signor presidente, apprezziamo che in questi giorni estremamente convulsi di fine legislatura voglia preservare – come leggiamo sul Corriere della sera – lo spirito di terzietà che ha caratterizzato la sua esperienza di governo e in primis la sua persona. Un senatore a vita non può candidarsi alle elezioni, ella ha ricordato a fine novembre. Ma può del tutto legittimamente, come ella dichiara, ambire a chiarire e identificare un'agenda intorno alla quale il Paese possa osservare precisi vincoli in Europa e sui mercati, ma cambiare marcia per una crescita che a oggi è drammaticamente mancata.
Signor presidente, apprezziamo che in questi giorni estremamente convulsi di fine legislatura voglia preservare – come leggiamo sul Corriere della sera – lo spirito di terzietà che ha caratterizzato la sua esperienza di governo e in primis la sua persona. Un senatore a vita non può candidarsi alle elezioni, ella ha ricordato a fine novembre. Ma può del tutto legittimamente, come ella dichiara, ambire a chiarire e identificare un'agenda intorno alla quale il Paese possa osservare precisi vincoli in Europa e sui mercati, ma cambiare marcia per una crescita che a oggi è drammaticamente mancata.
E' esattamente lo spirito con il quale, quattro mesi fa, abbiamo dato vita al nostro movimento, sulla base di dieci precisi punti programmatici: ridurre l'eccesso di debito con dismissioni pubbliche anziché per via fiscale; abbassare la spesa pubblica di 6 punti di Pil in 5 anni; abbassare la pressione fiscale di almeno 5 punti in 5 anni; procedere rapidamente con le liberalizzazioni; finanziare il sostegno a chi perde lavoro anziché tutelare aziende non più efficienti; subito una legge sui conflitti d'interesse; una organica riforma della giustizia; riorientare a favore di giovani e donne il welfare; ridare a scuola e università la funzione di ascensore sociale, introducendo dovunque il merito come criterio guida nella PA; un vero federalismo dopo anni persi, sulla base di macroregioni e Comuni potenziati.
Noi non siamo interessati al confuso confronto in atto, su alleanze e liste che mettano insieme forze nuove e fresche con pezzi dei vecchi partiti alla ricerca di scialuppe. E' un confronto che avviene oltretutto in un grande caos. Che è istituzionale: non si sa ancora la data del voto, e cresce per chi è fuori dal Parlamento attuale la difficoltà delle procedure che i vecchi partiti non devono rispettare. Ed è anche politico: coloro che l'hanno sfiduciata, signor presidente, sono oggi tra coloro che la invocano leader. Siamo al contrario interessatissimi al confronto per un'agenda vera di priorità per rimettere in marcia l'Italia. E più che mai convinti che la società civile mostri segni inequivocabili di rifiuto delle vecchie logiche compositorie, che non danno alcuna importanza e attenzione alle scelte concrete. Solo persone credibili e unite su punti chiari proposti agli italiani, possono davvero cambiare il Paese.
Confidiamo che la nuova agenda per un'Italia diversa possa confrontarsi alla luce del sole, in modo che a tutti gli italiani sia chiaro chi sostiene che cosa. Un criterio che, da lei per primo in coerenza a quanto afferma, dovrebbe venire assai prima di chi sostiene chi.
I fondatori di fermareildeclino:
Michele Boldrin, Paola Bruno, Sandro Brusco, Andrea Moro, Alessandro De Nicola, Silvia Enrico, Oscar Giannino, Carlo Stagnaro, Luigi Zingales
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Che ne pensate? In particolare della parte in rosso (rosso mio)?
il mio punto di vista su FID è che siano anche fin troppo liberali ed è proprio per questo che molto probabilmente prenderanno il mio voto. e qui ti spiego il perchè: FID quando entrerà in parlamento non riuscirà a mettere in pratica tutti i 10 punti ma introddurrà un certo liberismo nella questione politica e questo si spera che porti il paese a ridurre la pressione fiscale, ridurre il debito, etc etc. Dobbiamo avere in parlamento gente preparata che cerca di smuovere il paese! dany
RispondiEliminaCara Dany, come nutro un profondo rispetto intellettuale per la gentaglia di FiD. Da ragioniere apprezzo gli economisti Zingales e Boldrin e credo che si può parlare di concetti con loro. Per i miei gusti sono troppo ancorati al libero mercato, ma passare a loro come paladini del liberismo invece di Brunetta (non so e non voglio sapere cosa ha fatto per avere la licenza media) è un enorme passo in avanti.
RispondiEliminaInoltre, come ho scritto altrove, lo psichedelico Oscare è utile per intercettare il voto di quelli che si dicono liberisti e per qualche ragionamento malato votano l'Essere Immondo. Cioé, avere una destra decente credo sia molto importante, altrimenti gli schieramenti politici si dividonoo tra quelli comprati dall'Essere Immondo e quelli non ancora.