Si dice che perseverare porta i suoi frutti a volte è vero. Mi stavo stancamente avv..icinando alla pagina 280 de "L' insostenibile leggerezza dell' essere" (non potevo mollarlo, l' hippie cachi che è in me non me lo avrebbe permesso) quando mi sono imbattuto in una definizione di sinistra che secondo me è perfettamente calzante, ed è la mia risposta al quesito della cara Santa Maria:
Dai tempi della Rivoluzione francese una metà dell’Europa viene chiamata sinistra, mentre
l’altra metà riceve l’appellativo di destra. È quasi impossibile definire l’una o l’altra parte sulla base
dei principi teorici sui quali esse si appoggiano. Non c’è motivo di stupirsi: i movimenti politici non si
fondano su posizioni razionali ma su idee, immagini, parole, archetipi che tutti insieme vanno a
costituire questo o quel Kitsch politico.
L’idea della Grande Marcia che tanto inebriava Franz è un Kitsch politico che unisce la gente di
sinistra di tutte le epoche e di tutte le tendenze. La Grande Marcia è questa meravigliosa avanzata,
questo cammino verso la fratellanza, l’uguaglianza, la giustizia, la felicità, e ancora più lontano, oltre
tutti gli ostacoli, perché devono esserci ostacoli, se la marcia deve essere la Grande Marcia.
Dittatura del proletariato o democrazia? Rifiuto della società dei consumi o aumento della
produzione? Ghigliottina o abolizione della pena di morte? Non è questo l’importante. Ciò che fa di un
uomo di sinistra un uomo di sinistra non è questa o quella teoria, ma la sua abilità a far sì che
qualunque teoria diventi una parte di quel Kitsch chiamato Grande Marcia in avanti.
Per questo ci chiamiamo progressisti, perché crediamo che l' azione politica sia finalizzata a un mondo migliore, il come farlo non è che un dettaglio, e certo non è da questi particolari che si giudica un giocatore.
Dai tempi della Rivoluzione francese una metà dell’Europa viene chiamata sinistra, mentre
l’altra metà riceve l’appellativo di destra. È quasi impossibile definire l’una o l’altra parte sulla base
dei principi teorici sui quali esse si appoggiano. Non c’è motivo di stupirsi: i movimenti politici non si
fondano su posizioni razionali ma su idee, immagini, parole, archetipi che tutti insieme vanno a
costituire questo o quel Kitsch politico.
L’idea della Grande Marcia che tanto inebriava Franz è un Kitsch politico che unisce la gente di
sinistra di tutte le epoche e di tutte le tendenze. La Grande Marcia è questa meravigliosa avanzata,
questo cammino verso la fratellanza, l’uguaglianza, la giustizia, la felicità, e ancora più lontano, oltre
tutti gli ostacoli, perché devono esserci ostacoli, se la marcia deve essere la Grande Marcia.
Dittatura del proletariato o democrazia? Rifiuto della società dei consumi o aumento della
produzione? Ghigliottina o abolizione della pena di morte? Non è questo l’importante. Ciò che fa di un
uomo di sinistra un uomo di sinistra non è questa o quella teoria, ma la sua abilità a far sì che
qualunque teoria diventi una parte di quel Kitsch chiamato Grande Marcia in avanti.
Per questo ci chiamiamo progressisti, perché crediamo che l' azione politica sia finalizzata a un mondo migliore, il come farlo non è che un dettaglio, e certo non è da questi particolari che si giudica un giocatore.
Innanzitutto complimenti per essere arrivato a pagina 280, io mi sono fermato prima di pagina 100 - l'hippy dentro di me è morente a causa di una cravatta attorno al collo.
RispondiEliminaMi chiedo: e la destra? È solo l'opposto della sinistra? Cos'è l'opposto di Kitsch? Cos'è l'opposto di progressista? Io direi retrogrado fascista, perché a me piacciono le definizioni chiare.
Smrt Fašizmu / Svoboda Narodu!
La tesina del mio esame di maturità, che già si chiamava "di Stato", s'intitolava proprio "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Un coacervo di frustrazioni politiche e ormonali mica da ridere ...
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