giovedì 3 luglio 2014

Indovinello

Guardate questa mappa.


Cosa vi fa venire in mente? Si può riconoscere uno stabilimento industriale collocato sul mare, che rilascia una non meglio definibile chiazza scura in acqua. Nonostante ciò, si può facilmente intuire che la macchia in questione non è sicuramente causata da sostanze che fanno bene alla salute.

Ho scelto questa foto satellitare perché spesso un'immagine comunica più di mille parole. È di oggi la notizia (vedere ad esempio l'ANSA o Repubblica) per cui, secondo uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità, la mortalità per esposizione ad inquinanti nella Terra dei Fuochi, a causa dei roghi delle discariche abusive, e a Taranto, luogo dell'impianto siderurgico dell'ILVA, è maggiore che nel resto d'Italia.

In particolare, nelle provincie di Napoli e Caserta essa, rispetto al resto della regione, è superiore del 10% per gli uomini e del 13% per le donne nei comuni in provincia di Napoli, mentre per quelli in provincia di Caserta del 4 e del 6%. A Taranto tale dato, nella fascia tra gli 0 e i 14 anni, è del 21% maggiore che in tutta la Puglia. D'altronde, come si può pensare che con emissioni come quella mostrata sopra la salute non possa risentirne...


Fermi un attimo, però: cosa ci fa Via Valmaura (indicata sulla mappa) a Taranto? Mi perdoneranno Zurota e la mia ragazza se ho spacciato la loro città, Trieste, per Taranto. Quella mostrata sopra infatti non è un'immagine del quartiere Tamburi, ma di Servola, rione del capoluogo del Friuli Venezia Giulia.

Se i dati sopra citati sono tragici, pensate a quest'ultima informazione: i morti per inquinamento a Trieste sono il doppio di quelli registrati a Taranto. Mi aspetterei quindi almeno la stessa attenzione per la sorte degli abitanti di Servola, Chiarbola e Valmaura. A livello nazionale invece essi non sono citati, a differenza della Terra dei Fuochi e della città pugliese. E se entrambi questi utlimi casi sono stati messi sotto silenzio per tanti anni, Trieste deve ancora subire tale condanna.

Le eccezioni ci sono: oltre al già citato articolo de Il Fatto Quotidiano, voglio ricordare questo pezzo di Adriano Sofri e, incredibile per chi mi conosce, questo filmato della trasmissione Le Iene, che in questo caso ha fatto un buon lavoro (a differenza ad esempio dei casi “Stamina" e "Dieta anti-tumore").

Immaginate però il risultato di un sondaggio in cui si chiede: "Dove si trova l'impianto siderurgico dei Lucchini?" Ben che vada, se l'interpellato/a si ricorda che l'ILVA è dei Riva, la risposta sarà un "Non lo so"; ritengo invece molto più probabile una replica del tipo "A Taranto".

Io non voglio dire che certe tragedie sono peggio delle altre: sono solo stufo che alcune siano considerate di Serie A, e altre invece no.

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