martedì 5 febbraio 2013

A volte ritornano - La gioiosa macchina da guerra

Mi piacciono molto i ritorni, mi danno sicurezza e tranquillità: penso al ritorno dei Take That, che mi hanno dato la sicurezza di 30enni urlanti che per rievocare la loro adolescenza andata hanno costretto i loro uomini a portarle a concerti pallosissimi...


Ma ci sono anche altre rievocazioni, che mi fanno venire dei brividi seri, per le conseguenze che potrebbero avere e per la loro assurdità.
In un suo post scritto in un italiano migliore del solito (o era particolarmente sobrio o particolarmente ubriaco, l'alcool infatti aiuta la padronanza delle lingue, come ci dice questo autorevole studio), il nostro autorevole Zurota mostrava il calo del distacco tra le coalizioni PD-SEL e PDL-Lega è calato nelle ultime settimane, a causa, secondo lui, della propensione di molti italiani a farsi aggirare dal venditore di pentole brianzolo e dall'inefficace strategia di comunicazione di Bersani & Co.
Concordo su questa analisi e la integro con una battuta detta da Crozza stasera (5 febbraio) a Ballarò.


In una frase stasera ha riassunto le pecche comunicative della sinistra: "Il Financial Times e il New York Times sono contro di me? Coglioni, chi lo capisce l'inglese in questo paese? Quanti leggono "Chi" e quanti leggono il Financial Times e il New York Times?".
A parte la citazione, sempre tratta da Berlusconi (sui coglioni che votano a sinistra), Crozza ha colto il punto. È indubbio che Berlusconi parta da un vantaggio enorme (possiede vari media molto popolari), e la sinistra che fa, si crogiola di editoriali di prestigiosi, ma non letti dalla massa, giornali?
Lorella Zanardo (famosa per il suo documentario "Il corpo delle donne") in un post sul suo blog su "Il Fatto Quotidiano" lo disse già a dicembre: una sinistra che sa del vantaggio che le televisioni danno a Berlusconi dovrebbe concentrarsi nelle piazze, usare circoli, sezioni e quant'altro per uno sforzo di comunicazione sul territorio, e invece non c'è niente di tutto ciò: dalle mie parti in Friuli ancora non ci sono i manifesti elettorali, solo quegli anti-estetici porta-poster di metallo, orrendi da vedere, tristemente vuoti, e mancano 19 giorni alle elezioni.
A queste considerazioni ne aggiungerei solo un paio.
  1. Se poi in TV ci mandi a parlare persone più per la loro fedeltà e il sostegno che ti hanno dato nelle primarie, invece di gente che sa parlare in maniera comprensibile senza scendere nel volgare, ti meriti la riedizione della "gioiosa macchina da guerra": parti come Occhetto pensando di fare sfracelli e fare man bassa di voti e seggi e poi perdi miseramente. Perché invece non utilizzi più persone come Michela Marzano, che ieri da Formigli a Piazza Pulita ha fatto un figurone contro la Santanché, senza scendere al suo livello e parlando in maniera semplice, chiara, diretta e convincente?
  2. Bersani poi, invece di diventare più combattivo per cercare di scongiurare un possibile pareggio, dopo tutti gli attacchi di Monti (che è andato contro il PD più volte che contro Berlusconi, che lo ha fatto cadere), ha la grandiosa idea di preannunciare l'inciucio con lui: vorrei sapere chi sono gli spin doctor della sua campagna elettorale...
Io non credo che Berlusconi possa davvero vincere, ma è certo che riuscirà a non farlo fare a nessun altro, e quindi i governissimi sono dietro l'angolo.
Che tristezza, stiamo andando verso il baratro e non ce ne accorgiamo proprio.

1 commento:

  1. Concordo quasi: sei troppo ottimista; metti video che mi provocano orrore solo a vederli; citi quella frase che porta sfiga (toccare palle qui).

    Precisazione: l'italiano di Zurota non è peggiore o migliore, ma è il suo stile. Che cambia con il variare dell'umidità della cucina. Lo stile non si critica. Tra vent'anni sarà studiato a squola.

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