venerdì 18 gennaio 2013

Mi bevo uno spread - parte seconda

Fatta l'introduzione introduttiva vediamo un po' di approfondire.

Cosa ci dice il livello dello spread tra il BTP decennale e il Bund? Per chiarezza:

Spread = tasso d'interesse di mercato del BTP 10 anni - tasso d'interesse di mercato del Bund a 10 anni

Lo spread è un termometro. In concreto dice quanto differenza di fiducia c'è tra l'Italia e la Germania.

Perché fiducia?

Passettino indietro.

Il tasso d'interesse sul debito (obbligazioni, titoli di Stato) è il prezzo del denaro. Ovvero quanto devo pagare per avere i soldi in prestito - ad esempio il 3% dell'esempio precedente. In pratica ricevo 1000 oggi, pago 30 ogni anno e 1030 dopo 10 anni per rimborsare il prestito. Il tasso interno di rendimento è il 3%.

Equivalente sarebbe ricevere 1000 oggi e rimborsare 1350 dopo 10 anni senza pagare interessi periodici. In questo modo si vede che il prezzo è 350 tra 10 anni.

Il costo del denaro cosa vuol dire? Vuol dire rischio: quanto mi faccio pagare per remunerare il rischio di non ricevere indietro il denaro prestato? Quindi tanto più un prestito è rischioso, tanto più viene remunerato - ad esempio i junk bond (titoli spazzatura, quelli con un rating sotto BBB-, quindi "non sicuri") sono anche chiamati high yield (alto rendimento).

Quindi bisogna innanzitutto guardare il livello assoluto del tasso d'interesse dei BTP per sapere il prezzo che l'Italia paga per avere prestiti, poi si confronta con la Germania, per avere una misura relativa. Perché Germania? Perché la Germania è il paese percepito dagli investitori come meno rischioso della zona Euro, quindi quello che paga meno in Europa per avere prestiti.

Quindi: se lo spread è alto, vuol dire che l'Italia è percepita come più rischiosa della Germania, ma il costo effettivo del debito è il tasso d'interesse pagato dall'Italia, non lo spread. Per dire, lo spread aumenta anche se diminuisce solo l'interesse sul Bund e il BTP non si muove - è una misura relativa.

Ripeto: lo spread misura la fiducia relativa tra Italia e Germania. Ovviamente si calcola lo spread anche verso la Grecia, la Francia o il Giappone. Tutto si può calcolare....

La domanda di Steve era "Qual'è l'effetto di uno spread alto?".

Potrei dire "nessuno, se il tasso d'interesse sul BTP non è variato".

Si ha un effetto se lo spread è aumentato a causa dell'aumento del tasso del BTP. L'effetto è che aumenta il costo del debito - questo vale solo per il nuovo debito emesso a tassi più alti e per la parte esistente a tasso variabile (CCT legati all'andamento dei BOT di nuova emissione). E allora? Allora lo Stato paga di più e questo costo maggiore deve essere finanziato da qualche parte - maggiori tasse (o meno spesa). Quindi c'è un effetto diretto.


Durante la crisi c'erano due effetti: primo sfiducia verso l'Italia (aumento del tasso), secondo "flight to quality", ovvero spostamento dai periferici (vendita dei PIIGS) al "centro" (Germania, Francia ed altri paesi AAA). Movimento supportato anche da quel hedge fund chiamato Banca Centrale Svizzera che avendo fissato il cambio CHF/EUR comprava Euri e per non tenerli sotto il materasso del governatore investiva in titoli tedeschi. Poi quando il tasso è arrivato a zero, probabilmente sono andati sulla Francia. Poi per paura dei periferici, invece di comprare titoli italiani preferivano scambiare gli Euri con NOK; AUD, SEK ed altre monete e comprava titoli di quel paese, scombussolando un po' il mercato dei cambi e dei titoli di Stato. Quindi si può dire che sia un po' anche colpa degli svizzeri.

Ma la colpa maggiore resta dei governi italiani - ovvero il buon Silvio. Gli investitori non avevano fiducia in quel tizio, dato che sparava puttanate - voi prestereste soldi a quello? Io no.

Poi per essere onesti, non si può neanche dire che il merito della discesa del costo del debito sia tutto di Monti. Egli ha riportato molta fiducia (tassando), ma è grazie al miglioramento della situazione generale che lo spread è diminuito. Probabilmente non ve ne siete accorti, ma i mercati sono molto meno pessimisti oggi di qualche mese fa. Non so dire se questo sia giustificato dai fondamentali (non credo), ma un po' di fiducia c'è e questo aiuta i fondamentali - l'economia si morde sempre la coda, tutto è legato.

Ora mi fermo, ma potrei tornare per sputtanare quell'articolessa linkata al post precedente.

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