domenica 25 agosto 2013

TFA, che tormento...

Per usare parole di un illustre pregiudicato, faccio qui un uso criminoso di un blog collettivo, per raccontare una vicenda del tutto personale, ma che può essere presa come paradigma delle assurdità italiane in tema di lavoro e pianificazione.
Nel giugno dello scorso anno partecipai ad un concorso pubblico, e lo vinsi, per poter frequentare la scuola di abilitazione all'insegnamento, il TFA, appunto. Esso sarebbe dovuto consistere in un anno di corsi: ho usato il condizionale perché poi tra i vari ritardi il tutto si è ridotto a 5 mesi, e ufficialmente io sono immatricolato nell'anno accademico 2011/2012, pur avendo cominciato a metà gennaio 2013. Il TFA per le scuole superiori sostituisce la precedente modalità di abilitazione all'insegnamento, la SSIS, che prevedeva anch'essa un concorso ma due anni di corso. Tra TFA e SSIS vi è un'altra, importantissima differenza, che però vi illustrerò più tardi.
Prima vorrei fare un piccolo excursus su come funziona il reclutamento degli insegnanti. Per un resoconto più completo, vi rimando a questo link.
In sintesi, la legge 417 del 1989 aveva stabilito che vi fossero due modi per essere assunti a tempo pieno nelle scuole: il concorso e le graduatorie, ossia liste in cui ad ogni iscritto viene assegnato un punteggio sulla base dell'anzianità di servizio e dei titoli. Per il fatto che il concorso, che sarebbe dovuto essere triennale a partire dal 1990 ma in realtà si è svolto con molti ritardi, ricorsi e lacune (quello del 1993 non si svolse e dopo il 1999 non ce ne furono più fino al 2012, e questo è ancora in corso), le graduatorie hanno costituito per lungo tempo l'unico canale per il reclutamento.
La legge finanziaria del 2007 però stabilì che l'assunzione degli insegnanti poteva accadere solo tramite concorso, e che le graduatorie di prima fascia, quelle da cui vengono pescati i futuri insegnanti di ruolo, sarebbero state chiuse e sarebbero diventate ad esaurimento. Il concorso divenne così l'unico modo per diventare di ruolo ma, come già anticipato, a partire da questa decisione (che è del 2006) altri sei anni dovettero passare prima che ce ne fosse un altro.
Il concorso per il futuro sarà (si dice) riservato solo a chi ha ottenuto l'abilitazione, mentre quello ancora in corso era accessibile anche per chi avesse ottenuto la laurea del vecchio ordinamento o avesse un certo numero di giorni di servizio. Per questo l'abilitazione diventa importante, e qui entrano in gioco il TFA e la SSIS.
Quest'ultima dava anche accesso alle graduatorie di prima fascia, mentre il TFA no: poiché l'ultimo concorso è stato di recente, temo che passerà molto tempo prima che ne indicano un altro; spero non 13 anni, ma di sicuro non ce ne sarà uno l'anno prossimo. La cosa assurda di tutto ciò è che per avere questo titolo, oltre ad un concorso pubblico, ho anche dovuto frequentare una scuola e sostenere degli esami, il tutto per ritrovarmi in mano qualcosa che è carta straccia, visto che il prossimo concorso non sarà prima di altri due anni.
Poco male, dirà qualche informato: il TFA ti permette di entrare in seconda fascia, ossia quella delle supplenze riservata agli abilitati, e quindi qualche speranza ce l'hai. Sì e no, perché le graduatorie verranno riaperte l'anno prossimo, e quindi fino ad allora il titolo sarà completamente inutile e comunque non potrò insegnare, visto che le messe a disposizione inviate a tutte le scuole sono un semplice pro forma. Inoltre, c'è la storia dei PAS...
Questi sono insegnanti che hanno maturato tre anni di servizio tra il 1999 e il 2012 i quali, senza alcun esame d'ammissione a numero chiuso come quello che ho dovuto sostenere io, potranno frequentare un'altra scuola d'abilitazione simile a quella che ho fatto io: ebbene, ai PAS potrebbero iscriversi 100,000 insegnanti o aspiranti tali, che senza alcun merito, se non di essere protetti dai sindacati di categoria come ha scritto Stella, avranno praticamente la mia stessa abilitazione. Scrivo "praticamente" perché la mia, in graduatoria, varrà 6 punti, che però sono pochissimi, e quindi mi ritroverò sorpassato da probabilmente 80,000 docenti abilitati PAS (i cui 3 anni di servizio valgono almeno 18 punti) per le scuole superiori e da gran parte degli abilitati normali, senza contare quelli che sono già dentro tali graduatorie (per cui purtroppo non ho trovato un numero). Per capire il livello di preparazione di molti PAS, basti pensare che al primo dei tre test che ho dovuto affrontare per Matematica e Fisica a causa degli errori del ministero sono state abbuonate 13 domande (io avevo passato il test anche senza abbuono, mi hanno fermato allo scritto successivo per le domande di storia della matematica), e quindi per passare bastava fare giuste 28 domande su 60, meno della metà: insomma questa gente con anni di insegnamento non conosce la materia che insegna. C'è da dire che non basta sapere le cose per insegnare bene, però mi pare comunque un prerequisito fondamentale.
Tornando ai dati, offro giusto un altro paio di numeri per inquadrare meglio la situazione. In Italia, fonte Zanichelli Scuola, vi sono 260,000 insegnanti delle scuole superiori. Ebbene, nelle graduatorie ad esaurimento, che però comprendono tutte le scuole, vi sono 240,000 insegnanti in attesa, da sommare agli 80,000 PAS. Sommate questi ai membri della seconda fascia e agli abilitati di quest'anno e capirete che praticamente le supplenze che potrò ottenere saranno poche, se non nulle.
Tenete inoltre conto che nel 2012 sono stati regolarizzati circa 12,000 insegnanti dalle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) e altri 12,000 dal concorso, a cui hanno partecipato 300,000 candidati. Di questi ritmi, le GaE si esauriranno in 20 anni, quindi a molti altri oltre che a me tocca sperare in un concorso che non si sa quando sarà, e fare affidamento su supplenze o andare ad insegnare al CEPU, se uno vuole insegnare.
A fronte di questi numeri, appare ancora più assurda la decisione del Ministro dell'Istruzione Carrozza di istituire un secondo ciclo TFA per 29,000 posti, per un titolo che non vale niente se non il biglietto per partecipare ad un concorso lotteria. Ma sempre facendo due conti si scopre che questa volontà non è così assurda, ma costituisce una tassa occulta sulle spalle di molti poveri (chi vuole abilitarsi non è di ruolo, quindi o spera nelle supplenze o non ha un lavoro, perché difficilmente uno che guadagna bene si va ad impelagare in queste cose): il mio corso di TFA l'ho dovuto pagare 2625 €. I posti disponibili per il mio TFA erano 15,792: sommati agli almeno 80,000 PAS e ai 29,000 del prossimo ciclo di TFA fanno più di 300 milioni, una bella boccata d'ossigeno per la nostra università, che si vede restituita una buona parte degli 800 milioni rimossi dal Fondo di Finanziamento Ordinario che il ministero ha predisposto per il 2012 e il 2013.
A fronte di tutto ciò, mi resta una sola cosa da fare: ricominciare la ricerca di lavoro in Svizzera che avevo interrotto proprio perché dovevo frequentare i corsi TFA, il cui esame finale per me sarà il 28 ottobre: ma questa è un'altra storia...
E per non pensare a queste assurdità che distruggono il cervello, mi congedo con i miei psichedelici preferiti, i Pink Floyd, anche se ho scelto la canzone per le uniche parole pronunciate al rallentatore: "One of these days I'm going to cut you into little pieces": so io chi farei a pezzettini...


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